VITERBO - L'ANVUR ha promosso a pieni voti l'Università degli Studi della Tuscia. Il Rapporto di Accreditamento Periodico (approvato con Delibera n. 208 del 17 settembre 2025) conferma la piena fiducia nella qualità della didattica, della ricerca e della terza missione dell'Ateneo.
Il riconoscimento conferma la qualità della didattica, della ricerca e della terza missione, sottolineando il ruolo dell'Ateneo come punto di riferimento per l'alta formazione, la sostenibilità e lo sviluppo del territorio.
Il rapporto evidenzia la capacità dell'Università della Tuscia di coniugare innovazione, sostenibilità e partecipazione studentesca, raccontando un modello di università aperta, inclusiva e attenta alla comunità.
Secondo la valutazione della Commissione di Esperti della Valutazione, l'Ateneo viterbese è solido, coeso e proiettato al futuro. La Qualità, spiega il Rapporto, non è un adempimento formale, ma un principio culturale che attraversa ogni aspetto dell'attività accademica: dall'organizzazione alla didattica, dalla ricerca al rapporto con il territorio.
L'ANVUR sottolinea in particolare la chiarezza della visione strategica, la ricerca scientifica di alto livello, l'efficacia della pianificazione e del monitoraggio delle risorse. Apprezzati anche la qualità delle strutture e dei laboratori, il forte senso di appartenenza e l'impegno del personale e il coinvolgimento attivo della comunità studentesca nei processi decisionali.
'Questo risultato premia il lavoro quotidiano di tutta la comunità universitaria' – dichiara il Rettore, Stefano Ubertini – 'La qualità per noi è una visione: un modo di concepire l'università come luogo libero, dedicato ai giovani, aperto e responsabile, al servizio della comunità. Abbiamo apprezzato il lavoro di ANVUR e delle Commissioni di Esperti della Valutazione, che hanno saputo cogliere e valorizzare il nostro impegno nel costruire un modello di università fondato su persone, competenze e valori comuni.'
Con questo esito, l'Ateneo si conferma tra le università italiane più virtuose, consolidando il proprio ruolo di polo d'eccellenza e motore di sviluppo culturale, scientifico e sociale del territorio.
'Un risultato che è al tempo stesso un traguardo e un punto di partenza' – conclude il Rettore –'ci conferma sulla rotta verso un'università sempre più sostenibile, innovativa e al servizio della collettività, capace di dare valore al sapere come bene comune.'